La tomografia computerizzata (conosciuta sotto la sigla di tac) é un tecnica di acquisizione radiologica che consente di avere un’immagine tridimensionale dei tessuti duri (ossa ,denti..) del paziente.
Già da più di vent’anni in uso in campo odontoiatrico per la valutazione dei rischi chirurgici, ha visto negli ultimi cinque anni un’impennata nel suo impiego oramai pressoché quotidiano. Questo grazie allo svilupparsi di una nuova tecnologia detta “Cone Beam” in italiano “fascio conico” che descrive il tipo di emissione di raggi che le nuove macchine emettono. Tale modifica ha fatto si che la macchina esponesse a minori dosi di radiazioni il paziente.
Il tutto è stato reso possibile dallo sviluppo dei processori e da algoritmi di calcolo sempre più raffinati. Oggi la tc cone beam viene utilizzata per pianificare le chirurgie implantari ed etrattive, per diagnosticare patologie non visibili alle rx bidimensionali, per cercare canali endodontici nascosti.
Già da più di vent’anni in uso in campo odontoiatrico per la valutazione dei rischi chirurgici, ha visto negli ultimi cinque anni un’impennata nel suo impiego oramai pressoché quotidiano. Questo grazie allo svilupparsi di una nuova tecnologia detta “Cone Beam” in italiano “fascio conico” che descrive il tipo di emissione di raggi che le nuove macchine emettono. Tale modifica ha fatto si che la macchina esponesse a minori dosi di radiazioni il paziente.
Il tutto è stato reso possibile dallo sviluppo dei processori e da algoritmi di calcolo sempre più raffinati. Oggi la tc cone beam viene utilizzata per pianificare le chirurgie implantari ed etrattive, per diagnosticare patologie non visibili alle rx bidimensionali, per cercare canali endodontici nascosti.
Nello Studio Gellini disponiamo di una tc cone beam di ultimissima generazione che grazie al programma di acquisizione ULD (ultra low dose) consente di avere dosi di esposizione inferiori a quelli di un’ortopanoramica e con capacità di diagnosi e pianificazione di gran lunga superiori.
Sofisticati programmi di elaborazione delle immagini come Romexis e nobel clinician ci consentono di pianificare nel minimo dettaglio le nostre sedute chirurgiche rendendole minimamente invasive.
È oggi infatti possibile progettare sul software l’inserimento di impianti avendo come riferimento il risultato finale (chirurgia protesicamente
È oggi infatti possibile progettare sul software l’inserimento di impianti avendo come riferimento il risultato finale (chirurgia protesicamente
Guidata) e creare così una dima chirurgica che consentirà al chirurgo di seguire il progetto senza possibilità di errore. Un tale approccio minimizza I rischi degli interventi, ne riduce l’invasivitå e ne ottimizza I risultati riducendone I tempi.