Da una visita accurata si possono individuare fattori di rischio per molte malattie anche severe.
“Mostrami la bocca e ti dirò come sarà il tuo futuro” . Potrebbe essere lo slogan di molti dei più recenti articoli scientifici sulla prevenzione. Il dentista viene spesso indicatacome figura fondamentale per la prevenzione di alcune delle più diffuse patologie causa di morte o invalidità di questo inizio millennio. Il suo ruolo strategico risiede principalmente nella capacità di poter monitorare con una certa periodicità la popolazione che si presenta nel suo ambulatorio per i controlli di routine.Questo a differenza di altre branche specialistiche della medicina che non hanno l’occasione di vedere con la stessa frequenza i propri pazienti.
cardiopatia ischemica, che si manifesta come infarto o angina,
ormai è accertata la correlazione con la parodontite. Quest’ultima è una malattia che porta alla perdita degli elementi dentari e che essendo praticamente asintomatica viene diagnosticata attraverso una procedura chiamata sondaggio parodontale. Il DNA dei batteri responsabili di questa patologia è stato ritrovato nelle placche ateromasiche dei pazienti con infarti e ictus cerebrali a testimoniare che il cavo orale rappresenta la porta di ingresso al circolo sanguigno per questi patogeni.
Il diabete mellito
trova una correlazione con la malattia parodontale. Qui il meccanismo di azione sembra essere legato al rilascio di cortisolo come conseguenza dei processi infiammatori connessi con la parodontite che porta ad una disregolazione del metabolismo glucidico. Da citare anche la gravidanza pretermine che sembra trovi una discreta associazione con la stessa malattia che affligge il parodonto.
Le apnee ostruttive del sonno
sono un altro importante capitolo nella medicina preventiva che sta acquisendo molta importanza negli ultimi anni. Anche qui il dentista ha il ruolo fondamentale di intercettare questo disturbo respiratorio che ormai è accertato essere fattore predisponente di infarto, ictus, diabete, reflusso gastroesofageo. La forma del palato e segni di bruxismo sono indicatori forti di positività a questa sindrome che sembra avere una distribuzione nella popolazione ancora ampiamente sottostimata.
Reflusso gastroesofageo
Altra malattia spesso non diagnosticata che predispone al tumore dell’esofago e problemi infiammatori a carico delle corde vocali. Spesso asintomatico può essere individuato attraverso i segni che lascia sui denti. L’erosione dello smalto risulta infatti l’elemento caratteristico di questa disfunzione molto frequente nella popolazione.
Celiachia.
Questa forma di malassorbimento nei confronti del glutine ormai conosciuta da molti e nei confronti della quale si sta sviluppando molta sensibilità anche da parte dei media risulta essere molto diffusa nella popolazione. Anche qui il dentista può essere la figura che per prima ne individua i segni che nello specifico risultano essere le afte ricorrenti.
Ci sono poi moltissime altre patologie che si manifestano nel cavo orale ma che hanno una minor prevalenza nella popolazione e che l’odontoiatra può intercettare attraverso una visita accurata.
La visita dal dentista dunque risulta essere un’occasione importante per monitorare il nostro stato di salute e rimuovere tutti quei fattori di rischio che minano il nostro futuro.
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