Quando si parla di impianti dentali, uno dei termini più frequentemente utilizzati, ma anche più fraintesi, è “rigetto”. Spesso, infatti, i pazienti temono che l’impianto possa essere rifiutato dall’organismo, in maniera simile a quanto avviene per altre tipologie di trapianti, ma questa paura è del tutto infondata. In realtà, ciò che può accadere non è un vero e proprio “rigetto”, ma una serie di problematiche che possono derivare da una mancata integrazione dell’impianto stesso con l’osso circostante. Vediamo insieme in che cosa consiste il fenomeno della “fibrointegrazione” e come prevenire le complicanze a lungo termine.

Fibrointegrazione vs Rigetto

Il termine “rigetto” è utilizzato in medicina quando il corpo umano rifiuta un organo o un tessuto estraneo, come ad esempio avviene nei trapianti di organi. Tuttavia, questo fenomeno non ha nulla a che vedere con gli impianti dentali. Gli impianti sono realizzati in titanio, un materiale biocompatibile che il nostro organismo riconosce come “amico”, non come estraneo.

Quando un impianto dentale viene inserito correttamente nell’osso, si avvia un processo naturale di integrazione tra il titanio e il tessuto osseo circostante, che prende il nome di osteointegrazione. In alcune situazioni, invece, può verificarsi una fibrointegrazione, un processo in cui il corpo non riesce a formare una solida connessione ossea attorno all’impianto e si crea, invece, del tessuto fibroso. Questo fenomeno non è un rigetto, ma una risposta subottimale da parte dell’organismo, che può comportare la perdita dell’impianto nel tempo.

Perché gli impianti dentali possono perdersi

Anche se il fenomeno del rigetto non esiste, gli impianti dentali possono comunque “perdersi” nel tempo se non vengono rispettati alcuni fattori fondamentali. Tra questi, la perimplantite è la principale causa di fallimento a lungo termine degli impianti dentali. La perimplantite è una condizione infiammatoria che colpisce i tessuti ossei e molli che circondano l’impianto, causando la perdita ossea e, in casi gravi, la perdita dell’impianto stesso.

Le cause principali della perimplantite sono:

Progettazione inadeguata: Se l’impianto non viene posizionato correttamente in relazione alla struttura ossea e ai tessuti circostanti, è più suscettibile a complicazioni.

Igiene orale scarsa: La mancata cura dell’igiene orale può portare all’accumulo di placca batterica, con il rischio di infiammazioni.

Assenza di controlli periodici: L’assenza di controlli regolari impedisce di intercettare tempestivamente eventuali segnali di perimplantite, che se trattata precocemente può essere gestita senza compromettere l’impianto.

Per evitare che si verifichino complicazioni come la perimplantite, è fondamentale seguire le linee guida aggiornate dalla comunità scientifica, in particolare quelle emerse dall’ultimo consenso di parodontologia. Queste linee guida forniscono precise indicazioni su come progettare e monitorare l’implantologia, nonché su come curare e mantenere la salute dell’impianto nel tempo.

Come lo Studio Gellini garantisce impianti sicuri e duraturi

Lo Studio Gellini è all’avanguardia nella pratica dell’implantologia dentale, utilizzando le tecnologie più moderne e i metodi più efficaci per garantire ai propri pazienti una riabilitazione orale sicura e duratura. Grazie alla chirurgia computer-guidata, i nostri esperti sono in grado di pianificare e posizionare gli impianti con una precisione millimetrica, riducendo al minimo i rischi di errore e ottimizzando la qualità dell’osteointegrazione.

Inoltre, il nostro team di igienisti dentali è costantemente aggiornato alle nuove linee guida per il trattamento e il mantenimento degli impianti dentali. Essi svolgono un ruolo cruciale nel monitoraggio post-operatorio e nella prevenzione della perimplantite, garantendo che ogni impianto venga correttamente mantenuto nel tempo con trattamenti di igiene professionale regolari.

La corretta progettazione dell’impianto e l’attenzione costante alla sua manutenzione sono la chiave per un successo a lungo termine. Infatti, con un approccio personalizzato e un follow-up continuo, gli impianti dentali possono rappresentare una soluzione preziosa e sicura per riabilitare bocche senza elementi dentali, restituendo al paziente una funzione masticatoria e un’estetica naturale.

Conclusioni

In conclusione, possiamo affermare con certezza che il “rigetto” degli impianti dentali, come inteso in altri contesti medici, non esiste. Tuttavia, per garantire che gli impianti siano duraturi e non vengano compromessi da problematiche come la perimplantite, è fondamentale seguire una corretta progettazione, una cura scrupolosa dell’igiene orale e un monitoraggio costante. Lo Studio Gellini, con l’impiego della chirurgia computer-guidata e l’esperienza dei suoi igienisti, offre una soluzione sicura e affidabile per il recupero funzionale ed estetico del sorriso.

Non esitate a contattarci per qualsiasi informazione o per prenotare una consulenza. Siamo qui per aiutarvi a sorridere di nuovo con serenità!